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La Regione in pressing sul Governo per ottenere più friulano in Rai

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Foto Petrussi

“La Regione è pronta a sostenere qualsiasi attività si possa mettere in campo in questi venti giorni che ci separano dalla scadenza naturale della Convenzione per la trasmissione di programmi radiofonici in lingua friulana tra la Presidenza del Consiglio e la Rai per centrare l’obiettivo di poter effettuare qualche passo in più rispetto a quanto già ipotizzato nella bozza di cui siamo in attesa”. Lo ha reso noto l’assessore regionale alle Lingue minoritarie, Pierpaolo Roberti, alla presentazione in videoconferenza degli atti del convegno organizzato il 13 aprile scorso dalla Assemblee de comunitât linguistiche furlane (Aclif) “L’offerta radiotelevisiva per le minoranze linguistiche in Italia”, pubblicati anche in versione cartacea e pronti a essere distribuiti alla Giunta e al Consiglio regionali, ai vertici della Rai e a rappresentanti istituzionali.

Roberti ha indicato l’opportunità di continuare la sinergica azione di richiesta di implementazione delle risorse tecnologiche e umane in madrelingua presso la sede Rai del Friuli Venezia Giulia “anche attraverso l’invio di una lettera congiunta diretta al sottosegretario per l’Informazione e l’Editoria Giuseppe Moles”.

“L’atto integrativo siglato lo scorso anno ha rappresentato un importante risultato, che ha introdotto la presenza anche delle trasmissioni televisive in lingua friulana – ha ricordato Roberti -. Eravamo però consapevoli che si trattava di un primo passo e che ora sono necessari i seguenti. Dobbiamo convincere il Governo a investire maggiori risorse e la Rai a organizzare il servizio di conseguenza, fino a raggiungere il pieno obiettivo di una programmazione ma anche di un’informazione continuativa e autonoma in lingua friulana”.

Roberti ha ringraziato il presidente dell’Aclif, Markus Maurmair, perché sia l’organizzazione del convegno sia la stampa e la diffusione degli atti, ma anche l’ultima iniziativa presentata oggi e promossa dall’Assemblea, ovvero due camion vela che diffonderanno sul territorio il messaggio di richiesta per “Plui Friûl in Rai- Più Friuli in Rai”, rappresentano un fondamentale supporto all’azione di pressing sul Governo e la Rai che l’Amministrazione regionale non ha mai fatto mancare.

“La Regione non è parte in causa diretta nella sigla della Convenzione, ma è chiamata a fornire parere e soprattutto ricopre un peso politico che ha intenzione di continuare a esercitare e che si rafforza alla luce di una opinione pubblica in grado di sollecitare con forza la richiesta di una maggiore presenza di programmi e informazione in lingua friulana. Immaginiamo un obiettivo: un percorso crescente, che giunga in tempi ragionevoli anche a coprire le necessità di informazione, perché solo con questo aspetto – ha concluso Roberti – rafforzeremo lo status di una lingua nell’attualità e nella quotidianità e la consapevolezza della sua utilità”.

Dal direttore della sede Rai del Friuli Venezia Giulia, Guido Corso, è giunta conferma “della pressione costante di tutte le istituzioni a tutela della lingua”.

“Vorrei sottolineare che l’anno scorso, grazie a uno sforzo corale e di squadra, si è raggiunto un traguardo importante: l’accordo integrativo in un anno di pandemia non era un risultato scontato – ha commentato Corso -. Credo che Presidenza del Consiglio e Rai debbano prestare attenzione a queste manifestazioni frutto di una pressione costante di tutte le istituzioni, portate avanti in modo trasversale. Quello che è stato fatto finora dalla sede del Fvg ritengo sia stato uno sforzo importante: siamo riusciti a mettere in onda dei programmi originali e con grande attenzione alla qualità. Non vogliamo che la programmazione delle lingue minoritarie del territorio sia ‘folcloristica’, ma che ricopra importanza culturale, e desideriamo che Rai resti in dialogo con le istituzioni culturali del territorio”.

Sull’argomento è intervenuto anche il segretario regionale Pd Fvg Cristiano Shaurli: “Speriamo che il pressing per la lingua friulana non sia tardivo e che possa coinvolgere tutti. Carenze di organico e risorse non possono rappresentare sempre una scusante per non fare importanti e attesi passi avanti sull’utilizzo e la promozione del friulano in Rai. Condividiamo – ha proseguito – la convinzione che oltre a programmi e fasce dedicate, sia fondamentale l’informazione quotidiana in friulano, così come il rafforzamento a tal scopo della sede di Udine: su questo impegno che riteniamo giusto c’è il supporto del Pd. Le lingue minoritarie nella nostra Regione non sono solo un oggetto di tutela ma sono una delle basi della nostra specialità e possono essere in vantaggio competitivo non per le tradizioni ma – ha concluso – per il futuro dei nostri giovani e del nostro territorio”.

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