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Tecnologia 5G: Fontanini blocca l’installazione delle antenne a Udine

Una scelta presa in attesa di studi ed evidenze scientifiche che ne provino la non nocività per la salute della popolazione

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UDINE – “Udine non ospiterà antenne 5G”. Lo ha dichiarato il sindaco di Udine Pietro Fontanini al termine della seduta di giunta che si è tenuta oggi in salone del Popolo. Applicando il principio precauzionale sancito dall’Unione Europea, in attesa di studi ed evidenze scientifiche che ne provino la non nocività per la salute della popolazione e della nuova classificazione della cancerogenesi annunciata dall’International Agency for Research on Cancer, si è infatti deciso di sospendere l’avvio della sperimentazione della tecnologia 5G sul territorio comunale, riaffermando la tutela e la salvaguardia della salute umana e la tutela ambientale come valori di rilievo costituzionale.

La giunta ha pertanto espresso parere negativo riguardo l’estensione su tutto il territorio comunale della nuova tecnologia, promuovendo allo stesso tempo soluzioni tecnologiche sicure e a basso impatto ambientale e sanitario, in particolare nei luoghi maggiormente sensibili di permanenza continuativa delle persone più a rischio (scuole, ospedali, uffici pubblici, ecc). Si è inoltre stabilito di attivare dei servizi da parte degli enti competenti in materia, AsuFc e Arpa, anche con l’ausilio del mondo accademico universitario, che promuovano un sistema di monitoraggio ambientale e sanitario in merito a possibili effetti indesiderati della tecnologia 5G sulla popolazione, al fine di avviare un percorso di concertazione tra gestori degli impianti, enti competenti e cittadini.

A supporto della decisione, sono stati portati riferimenti legislativi e relazioni tecniche e scientifiche.  Secondo una ricerca dell’Organizzazione Mondiale della Sanità il 3% circa della popolazione è affetta da problemi di elettrosensibilità, per cui, trasferendo questo dato su Udine, i cittadini udinesi interessati a tali problemi già oggi potrebbero stimarsi sull’ordine di circa 3mila persone. Si è citato quindi un documento dell’Associazione Italiana Medici per l’Ambiente (Isde Italia), che afferma che gli attuali limiti di intensità dei campi elettromagnetici fissati in ambito europeo e italiano tengono conto dei soli effetti termici acuti, trascurando sia gli effetti biologici sia i problemi connessi alle esposizioni a lungo termine, soprattutto con riferimento alle fasce più vulnerabili della popolazione (es. neonati e bambini molto piccoli).

“Come Comune di Udine – ha proseguito il sindaco – abbiamo il dovere morale, oltre che sancito dalla legge, di minimizzare l’esposizione ai campi elettromagnetici legati a nuove tecnologie, per le quali quindi non siano ancora disponibili dati relativi agli effetti sulla salute del cittadino. Dando parere negativo all’installazione delle nuove antenne abbiamo voluto salvaguardare la salute, sulla cui tutela non è ammesso alcun margine di dubbio”.

Nel dettaglio, il 5G si basa su microonde a radiofrequenze più elevate dei precedenti standard tecnologici, anche dette onde millimetriche, che comportano due implicazioni principali: maggiore energia trasferita ai mezzi in cui le radiofrequenze vengono assorbite (in particolare i tessuti umani) e minore penetrazione nelle strutture solide, per cui vi è la necessità di un maggior numero di ripetitori (a parità di potenza) per garantire il servizio. Queste radiofrequenze del 5G sono del tutto inesplorate, mancando qualsiasi studio preliminare sulla valutazione del rischio sanitario e per l’ecosistema derivabile da una multipla e cumulativa installazione di nuove antenne che andranno a sommarsi alle Stazioni Radio Base ancora operative per gli standard tecnologici di comunicazione senza fili 2G, 3G, 4G e ai ripetitori Wi-Fi attivi. “In qualità di Sindaco, e quindi di massima autorità sanitaria locale ho quindi deciso, nel rispetto dell’articolo 32 della Costituzione e del principio precauzionale sancito dal diritto comunitario e in assenza di evidenze scientifiche che dimostrino senza ombra di dubbi l’innocuità per la salute, di sospendere l’installazione di antenne a tecnologia 5G su tutto il territorio comunale di Udine”, ha concluso Fontanini.

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