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Economia & Lavoro

Lavoro, stato di agitazione al Carrefour di Tavagnacco

C’è incertezza sulla ristrutturazione del centro commerciale alle porte di Udine

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TAVAGNACCO – E’ stato proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori del centro commerciale Carrefour di Tavagnacco. La vertenza, come informano i delegati udinesi di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, coinvolge i lavoratori dell’Iper.

“Nel corso del 2019 – si legge una nota congiunta a firma di Francesco Buonopane, Diego Marini e Andrea Sappa – l’impresa, a fronte di una riduzione di superficie dell’ipermercato, ancora da iniziarsi alla data odierna, ha aperto una procedura d licenziamento collettivo, procedura chiusa con un accordo sindacale a livello nazionale. Nell’accordo di gestione sottoscritto a livello territoriale, l’Impresa si impegnava a convocare le organizzazioni sindacali territoriali al fine di illustrare il progetto di ridimensionamento delle superfici commerciali, spiegare quali reparti sarebbero stati ridimensionati, quali eventualmente chiusi, quali invece implementati. A oggi nessuna convocazione è pervenuta, mentre nel corso dell’ultimo incontro nazionale di alcune settimane fa, l’Impresa ha comunicato unicamente le date presunte dei lavori, che dovrebbero iniziare tra pochi giorni”.

“Nulla ci è dato a sapere – aggiungono i rappresentanti sindacali – su come verranno gestiti i lavori e su come l’impresa pensa di gestire l’organico proprio nella fase di lavori. Si aggiunga che l’attuale contratto di locazione, del quale nessun esponente aziendale ha mai saputo, o voluto, dirci la scadenza, è oramai da molti mesi in fase di negoziazione con l’attuale proprietà. Si fanno sempre più insistenti le voci, alcune delle quali da fonti più che attendibili, di una trattativa complessa e sul cui esito ci sono molte perplessità e dalla quale traspare un certo pessimismo. Appare a noi evidente che l’attuale proprietà vorrà iniziare i lavori coordinandosi col partner commerciale che poi gestirà l’area dell’ipermercato per evidenti ragioni di opportunità. Se infatti siamo soddisfatti che una proprietà, dopo anni di abbandono, sia pronta a investire per rilanciare il centro commerciale, certo non ci sfugge che la riduzione di superficie dell’area nella quale oggi insite l’ipermercato rappresenta un problema che vorremmo poter provare a gestire con tutti gli strumenti che la normativa vigente ci consente al fine di ridurre al minimo, se non neutralizzare del tutto, l’impatto di tale ristrutturazione. Le lavoratrici ed i lavoratori, stanchi di non avere alcuna informazione credibile e certa da parte dell’Impresa, titolare dei rapporti di lavoro, assieme alle organizzazioni sindacali – concludono – ritengono tale atteggiamento di Carrefour inaffidabile e non più accettabile perché privo di ogni rispetto nei confronti delle donne e degli uomini che quotidianamente, tra cambi di Direzione del punto vendita e riferimenti di reparto, caos organizzativi, mancanza di risposte credibili, cercano di dare il massimo nei proprio lavoro per rispetto della propria dignità, della propria professionalità, dell’Impresa e dei clienti”.

Le sigle sindacali chiederanno l’attivazione urgente di un tavolo Istituzionale in Regione al quale poter essere convocate assieme all’impresa e alla proprietà del centro commerciale al fine di ottenere le risposte attese da mesi.

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