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Cronaca & Attualità

Quattro etichette friulane tra i vini top dei sommelier

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FVG – Sono quattro le etichette che rappresentano il Friuli Venezia Giulia nella speciale classifica dei 110 migliori vini d’Italia redatta dall’Associazione Italiana sommelier. “Le performance dell’anno” hanno ottenuto i punteggi più elevati – espressi in centesimi – tra le oltre trentamila bottiglie degustate alla cieca da un migliaio di sommelier in tutta Italia e recensite in Vitae2022, la guida dei vini dall’Ais – presentata a Milano il 30 novembre scorso – arrivata all’ottava edizione e proposta in una versione rinnovata nella grafica e ampliata nei contenuti.

La produzione del Friuli Venezia Giulia ha confermato l’altissima qualità dei vini bianchi proponendosi al top con il Friulano Dolée 2019 di Vie di Romans, il Friulano 2020 di Raccaro, il Friulano Ronco della chiesa 2019 e lo Chardonnay Selezione 2019 di Borgo del Tiglio confermando come la qualità non tema l’invecchiamento.

La guida Vitae2022 ha individuato anche un produttore per regione d’Italia cui è andato il Tastevin AIS, il prestigioso premio che l’Associazione Italiana Sommelier conferisce a chi ha contribuito a imprimere una svolta produttiva al territorio di origine, rappresentando un modello di valore nella rispettiva zona e riportando sotto i riflettori vitigni dimenticati. Per il Friuli il riconoscimento è andato all’azienda di Gianni e Paolo Petrussa, di Albana di Prepotto, per lo Schioppettino Sant’Elena 2018.

Sono quasi 4.000 i vignaioli di tutto il Paese che hanno accettato di mettersi in discussione e di questi 2.314 sono stati recensiti su Vitae2022 con 887 bottiglie cui è stato attribuito il massimo riconoscimento delle Quattro Viti: in Friuli Venezia Giulia premiati ben 48 vini, oltre il 5 per cento del totale pur rappresentando la regione solo il 2 per cento del vino italiano.

L’Associazione italiana sommelier è un’organizzazione senza scopo di lucro fondata a Milano il 7 luglio 1965. Conta circa 40mila iscritti in tutt’Italia e ha lo scopo primario di qualificare la figura e la professione di Sommelier, nonché di valorizzare la cultura del vino, dei prodotti alimentari tradizionali e tipici, della gastronomia.

 

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