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Cronaca & Attualità

Famiglia: oltre 500mila euro dalla Regione per tre interventi a favore dei giovani

I tre progetti, che prenderanno avvio nel 2022, avranno la durata di 18 mesi e coinvolgeranno tutto il territorio regionale. Destinatari sono i giovani dai 14 ai 35 anni

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FVG – “La Giunta ha deliberato l’adozione di tre interventi a valere sul Fondo nazionale per le politiche giovanili, individuando le priorità delle politiche della Regione a favore dei giovani: promozione della salute, contrasto alla povertà educativa, accesso delle donne alle materie tecniche e scientifiche. L’obiettivo è quello di accompagnare con proposte concrete il disegno di legge quadro sulla famiglia”. Lo afferma l’assessore alla Famiglia Alessia Rosolen, la quale spiega, inoltre, come verranno utilizzate le risorse assegnate al Friuli Venezia Giulia in attuazione dell’Accordo di collaborazione con la Presidenza del Consiglio dei ministri.

“Si tratta di tre progetti – chiarisce Rosolen – che rispondono a bisogni urgenti e nuovi rilevati sul territorio regionale nei confronti dei quali stiamo costruendo soluzioni e scenari di lungo periodo che abbiano valore per i giovani ma anche per il resto della società”. “Il primo intervento nasce con l’obiettivo di dare risposta all’aumentato bisogno da parte degli studenti di supporto psicologico legato alla diffusione del Covid-19 che sta mettendo in luce – ricorda l’assessore – situazioni di fragilità che prima tendevano a rimanere latenti. Un’attività, quella di sostegno offerto ai ragazzi iscritti alle Università di Trieste e Udine già consolidata, ma che necessita di un rafforzamento per accompagnare i ragazzi lungo il loro percorso di maturazione e crescita personale, formativa e sociale”.
“Il secondo progetto nasce dall’evidenza che, in Friuli Venezia Giulia, solo un giovane su sei ha conseguito un diploma di istruzione terziaria in discipline legate al mondo delle scienze e delle tecnologie. Inoltre – aggiunge Rosolen – le donne laureate in queste materie sono la metà rispetto agli uomini. Si tratta di un divario che ha origine fin dalle prime scelte formative nelle scuole superiori e che gioca un ruolo fondamentale sulle opportunità occupazionali di uomini e donne”.
Il progetto è articolato in due fasi: la prima è incentrata su un’attività di ricerca per approfondire i pregiudizi e gli stereotipi di genere verso le attitudini scientifiche delle donne; la seconda, attraverso laboratori mirati, vuole promuovere invece le professioni del futuro e incentivare le studentesse a intraprendere percorsi di studi nelle lauree Stem.

“Infine, per rilanciare una sana aggregazione e garantire opportunità di apprendimento per tutti i giovani, la terza iniziativa prevede la realizzazione di interventi di prevenzione e contrasto alla povertà educativa e ai fenomeni di disagio giovanile, compresi quelli dovuti all’uso non consapevole delle nuove tecnologie, da realizzarsi in collaborazione con i Centri di aggregazione giovanile. L’obiettivo di questo intervento – conclude Rosolen – è quello di aiutare a crescere dei cittadini consapevoli dei propri diritti e doveri e dei propri talenti che possono essere spesi a beneficio dell’intera comunità”.
I tre progetti, che prenderanno avvio nel 2022, avranno la durata di 18 mesi e coinvolgeranno tutto il territorio regionale. Destinatari sono i giovani dai 14 ai 35 anni. L’importo complessivo delle tre iniziative è di 517.717 euro di cui 120mila di cofinanziamento regionale.

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