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Cronaca & Attualità

Caos nel servizio mensa in città: arrestate 4 persone

L’accusa ipotizza il reato di frode nelle pubbliche forniture, nella forma aggravata avendo come oggetto sostanze alimentari

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UDINE – Quattro persone sono state poste agli arresti domiciliari e una quinta all’obbligo di dimora dai Carabinieri dei Nas di Udine nell’ambito di un’indagine per frode in pubbliche forniture sugli appalti per le mense scolastiche. Le misure, emesse con ordinanza cautelare del gip del Tribunale di Udine sono in corso di esecuzione dalle prime ore di stamani da parte dei militari dell’Arma dei Nas di Udine nei confronti di tre persone residenti in Campania – un 73enne di Napoli, un 57enne di Volla (Napoli), un 33enne di Sant’Antonio Abate (Napoli) – e una quarta, di 45 anni, di Oderzo (Treviso). L’obbligo di dimora è stato emesso nei confronti di un 53enne di Molfetta (Bari). Le indagini sono partite dopo alcune segnalazioni da parte delle Commissioni Mensa, composte da genitori, in merito a disservizi.

I Carabinieri del Nas di Udine, coadiuvati da militari degli altri Nas e dei comandi provinciali territorialmente competenti, tra le province di Udine, Treviso, Venezia, Verona, Roma, Napoli e Bari, stanno dando esecuzione anche a 22 decreti di perquisizione emessi nei confronti dei destinatari delle misure cautelari e di ulteriori persone che a vario titolo collaborano con la società di catering operante a livello nazionale, con sede legale a Roma e operativa a Napoli per la quale lavorano i destinatari delle misure cautelari. Perquisizioni sono state effettuate anche nelle sedi della società e di altre operanti nel settore del commercio all’ingrosso di generi alimentari, nonché degli uffici del Comune di Udine e di un libero professionista che collabora con l’Ente pubblico.

L’accusa ipotizza il reato di frode nelle pubbliche forniture, nella forma aggravata avendo come oggetto sostanze alimentari, commesso in danno dei Comuni di Udine, Varmo, Trivignano Udinese, Tarcento, Arta Terme, Rive d’Arcano, Vito d’Asio, Cimadolmo, San Polo di Piave e Motta di Livenza, che avevano affidato in appalto i servizi di ristorazione scolastica e di fornitura di pasti a domicilio alla società interessata dalle indagini.
Tra gli indagati figurano soggetti che operano per la predetta azienda, un amministratore pubblico (l’assessore comunale di Udine Elisa Asia Battaglia), un funzionario pubblico e un libero professionista. La società per azioni è indagata anch’essa per la responsabilità civile dell’ente.

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