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Cronaca & Attualità

Lascia l’incarico Massimo Braganti, il direttore generale dell’Asufc

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UDINE – Massimo Braganti, attuale direttore generale dell’Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale, sarà il nuovo direttore regionale “Salute e Welfare” della Regione Umbria. La notizia, trapelata nelle ultime ore, ha colto di sorpresa l’intera regione e, specialmente, gli addetti ai lavori.

«Comprendiamo bene – ha spiegato la consigliera regionale Simona Liguori dei Cittadini – il grido di allarme giuntoci da molti medici e operatori delle professioni sanitarie che si sentono lasciati soli in prima linea in un momento davvero delicato come quello che stiamo vivendo nella cosiddetta terza fase della Pandemia. Non più tardi di martedì 13 aprile, in Terza Commissione regionale, abbiamo finalmente potuto ascoltare il resoconto dell’assessore Riccardi, ma della clamorosa notizia riferita alla partenza di Braganti nessuno, tantomeno Riccardi, ne ha fatto menzione o cenno. Forse l’assessore non era stato messo al corrente? Eppure quella di Braganti non è una perdita qualunque per la Regione e i cittadini del Friuli Venezia Giulia. Fa riflettere il fatto di averlo dovuto apprendere dai media e come consigliera regionale eletta nel Friuli centrale sono a dir poco preoccupata e sconcertata perchè il direttore generale dell’Azienda sanitaria universitaria udinese molla nel bel mezzo di un’emergenza che non ha precedenti e che richiede il contributo di tutti, specialmente di chi ricopre ruoli strategici».

«Accanto alla situazione di estremo disagio in cui gli operatori sanitari sono costretti a operare, denunciata anche recentemente dall’associazione degli anestesisti e dai sindacati, il sistema della salute pubblica del Fvg – commenta il capogruppo del Pd in consiglio regionale, Diego Moretti – subisce un impoverimento anche per quanto riguarda la dirigenza. La fuga di Braganti – sottolinea il dem – non può essere considerata solamente una questione personale. Il sistema sanitario regionale è sempre meno attraente nei confronti di professionisti e dirigenti, in un momento in cui non solo bisogna gestire la più grande emergenza mai vissuta dal Fvg ma è necessario organizzare la ripresa post Covid. Il fatto che due dirigenti su tre – conclude Moretti – abbiano tentato la fuga dalla nostra sanità, non è certo un bel segnale».

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