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Cronaca & Attualità

Giocatrice di volley rimane incinta e la società la cita per danni

Dura l’assessore Gibelli: “Calpestati i diritti di una persona, di una donna, della sua famiglia e anche, lo dico senza enfasi, di tutta la nostra società”

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FVG – “Lara Lugli, pallavolista tesserata della Volley Pordenone in B1, citata per danni dalla sua società per essere rimasta incinta, è l’emblema di come le donna nello sport sia ancora vittima di atteggiamenti che hanno radici medievali”. Lo afferma Daniela Sbrollini, senatrice e responsabile del Cantiere Cultura e Sport di Italia Viva commentando la vicenda dell’atleta, come raccontato dalla Gazzetta dello Sport. Una storia non isolata, e che come ultimo, eclatante precedente quello nello scorso autunno della palleggiatrice americana del Casalmaggiore, Carli Lloyd, insultata dai tifosi all’annuncio della sua gravidanza, e per questo tornata a casa sospendendo la sua partecipazione all’A1.

“Proprio il giorno dopo la Giornata internazionale della Donna, siamo costretti a leggere notizie che ci lasciano esterrefatte. Spiegare che una pallavolista professionista ha causato un danno economico alla squadra perché è rimasta incinta è, per usare termini gentili, vergognoso: calpesta i diritti di una persona, di una donna, della sua famiglia e anche, lo dico senza enfasi, di tutta la nostra società”. Lo dichiara l’assessore regionale allo Sport Tiziana Gibelli in merito al caso della schiacciatrice carpigiana del Pordenone nella B1 di pallavolo. “Da assessore allo Sport, ma soprattutto da donna, mi sento – aggiunge Gibelli – di dire una sola parola: vergogna. Vergogna per non aver rispettato un diritto, vergogna per aver svilito ancora una volta la donna, vergogna perché si fa intendere che lo sport sia cosa per uomini, vergogna perché nel 2021 dobbiamo essere ancora qui a commentare episodi del genere”.

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