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Vaccini, Riccardi: “Al lavoro per inserire i disabili prima della terza fase”

L’intervento riguarderebbe una platea di 1700 persone (500 sul territorio pordenonese, 600 fra Trieste e Gorizia e altre 600 nell’udinese)

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FVG – “Mi assumerò la responsabilità di portare all’attenzione della Giunta regionale la necessità di licenziare una delibera in cui le persone con disabilità, esplicitamente a quanto indicato nel piano nazionale sui vaccini, siano inserite fra le priorità vaccinali prima della terza fase, affiancandole all’immunizzazione degli over 80”.
Lo ha detto il vicegovernatore con delega alla Salute del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, oggi a Palmanova nella sede operativa della Protezione Civile del Fvg, in collegamento telematico con le rappresentanze delle associazioni con persone con disabilità fra le quali la Consulta Regionale delle associazioni delle persone disabili e delle loro famiglie del Friuli Venezia Giulia, rappresentata dal presidente Mario Brancati, la onlus Fish Fvg con il presidente Giampiero Licinio e il Comitato delle Organizzazioni del Privato Sociale per l’assistenza residenziale e diurna delle persone con disabilità (Cops) con Giorgio Danisi.

L’intervento riguarderebbe una platea di 1700 persone (500 sul territorio pordenonese, 600 fra Trieste e Gorizia e altre 600 nell’udinese), con un atto che non confligga con il decreto ministeriale e permetta di vaccinare le persone disabili al di là del vincolo anagrafico e all’interno delle strutture residenziali.
Riccardi ha voluto ricordare che le priorità delle vaccinazioni sono definite nel piano nazionale “un atto assunto con decreto, non è la Regione Friuli Venezia Giulia a stabilirle. Rinnoveremo comunque la necessità di immunizzare i disabili nei centri residenziali discutendolo anche con il nuovo ministro delle politiche per la disabilità”.

“L’amministrazione regionale ha a cuore il mondo della disabilità – ha continuato il vicegovernatore – e il mio impegno continuerà ad essere massimo per trovare, anche in questo caso, il modo più sostenibile per superare questa difficoltà. Sono convinto sia corretto procedere in questo senso ma devo precisare ancora una volta che la Regione applica le regole, norme non emanate dal Friuli Venezia Giulia”.
A queste criticità si aggiunge, come evidenziato da Riccardi, la disponibilità contingentata dei vaccini e le diverse categorie degli stessi che stanno limitando le attività programmate.

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