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Suicidio perfetto dell’OWW Udine che soccombe anche con Bergamo

Lorenzo Pegoraro

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Giuri in azione contro Bergamo

UDINE – Ci potrebbero essere diversi modi per raccontare quella che è stata la partita tra l’Old Wild West Udine e la Withu Bergamo di domenica sera al Palasport Carnera. Perché quella tra la terza e l’ultima della classe (i lombardi non avevano ancora mai vinto una partita!) è stato un incontro che ben rappresenta quanto bella e pazza sia la pallacanestro, quante emozioni sappia dare. E questo nonostante la cocente delusione per Udine che perde la sua quarta partita consecutiva e la seconda (su due) dopo un tempo supplementare.

Quella di Bergamo è stata, tutto sommato, una vittoria meritata: gli orobici hanno messo in campo grande impegno ed hanno giocato i primi due quarti al limite della perfezione con altissima precisione al tiro (71% da due e 54% da tre punti) e tanta energia al rimbalzo (19 contro i 12 di Udine). Udine, dopo essere stata praticamente sempre sotto da inizio partita, si è ripresa dopo l’intervallo, anche se l’aggancio degli orobici è avvenuto solamente al 35′, dopo una rimonta di grande rabbia difensiva. Il parziale dell’ultimo quarto è stato, infatti, di 11 a 2 per i friulani che avevano finalmente stretto le maglie difensive mentre gli ospiti sembravano avere smarrito l’energia e la precisione dei primi 20′. Un canestro di Foulland ed una tripla di Johnson avevano nel frangente permesso a Udine di impattare sul 70 a 70 quando mancavano 5′ di gioco.

Si ripartiva in parità, quindi. Dopo quasi 3′ senza canestri da ambo le parti, sempre Johnson, con due tiri liberi, ha portato in vantaggio Udine al 38′. L’inerzia era nelle mani dei friulani che, però, hanno smesso di giocare di squadra in attacco: in pratica lo schema dell’OWW è stato, pur con tre playmaker sulla carta di valore nel roster, “palla-in-mano a Johnson e vediamo”, con gli altri bianconeri di contorno alle azioni dell’ex Pistoia. La guardia americana ha, però, miseramente sbagliato tre tiri da tre punti di fila, mentre, dall’altra parte, Purvis in contropiede ha trovato le energie per infilare il canestro del 72 a 72 che è valso l’overtime.

L’operazione harakiri di Udine si è completata nei 5′ di supplementare. Johnson, Foulland e Mussini hanno spinto Udine fino al massimo vantaggio di +7 (81-74), ma Bergamo ha approfittato delle nuove amnesie difensive friulane per realizzare il parziale di 8 a 0 con le triple di Zugno e Veccerina (non proprio i cannonieri della serie A2) ed un canestro dalla media di un ottimo Easley. La partita si è conclusa con una serie infinita di liberi dalla quale è uscita vincitrice, quasi incredula, la Withu Bergamo.

A fine partita, coach Boniciolli non ha fornito spiegazioni tecniche per la condotta dei suoi, ma ha preferito buttare acqua sul fuoco: “Stiamo passando un momento molto complicato, di negatività complessiva. Abbiamo avuto il tiro della vittoria in mano con Johnson, come l’altra volta l’avevamo avuto con Italiano, e non siamo riusciti a portarla a casa. Questa è una squadra che lavora e che combatte, stiamo uscendo con difficoltà da un momento difficile che è arrivato non per motivi tecnici, ma per problemi fisici. Quando le cose vanno male si cerca di lavorare più e meglio, senza fermarsi a lamentarsi o a fare scenate. Questo è sport, si vince e si perde, se si vuole fare scene è meglio andare prima all’ospedale e vedere cosa succede lì”.

APU OLD WILD WEST UDINE – WITHU BERGAMO 83-87 d1ts (21-25, 39-49, 61-70, 72-72)

APU OLD WILD WEST UDINE: Johnson 23, Mussini 17, Deangeli 2, Schina ne, Antonutti 5, Mobio 10, Agbara ne, Foulland 15, Giuri 2, Nobile 7, Pellegrino, Italiano 2. All. Boniciolli.

WITHU BERGAMO: Da Campo 7, Bedini 9, Parravicini, Seck ne, Purvis 10, Vecerina 8, Masciadri 12, Easley 16, Pullazi 17, Zugno 8. All. Marco Calvani.

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