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Una OWW menomata perde il big match casalingo con Torino

Lorenzo Pegoraro

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il

Antonutti in azione contro Torino

UDINE – Finisce con una sconfitta per 73 a 59 il primo big match del nuovo anno tra la padrona di casa Old Wild West Udine e la Reale Mutua Torino. I piemontesi hanno messo in mostra tutto il loro potenziale, che ne fanno una delle principali concorrenti per la promozione in serie A, in una partita che, una volta di più, ha fatto splendere la stella di Diop. Per l’ex APU, andato via dal Friuli anche per le note e tristi vicende extrasportive riguardanti il suo “cartellino”, il referto parla di 22 punti e 7 rimbalzi, con due triple nell’ultimo quarto che hanno tolto ogni velleità di rimonta ai friulani.

Dall’altra parte Udine non ha potuto contrapporre tutte le sue armi a disposizione. Anzi, ne aveva perse due importanti proprio in prossimità del match. Ad Amato, fermato da una lombalgia, si è aggiunto anche Johnson, l’uomo finora più decisivo dei friulani, messo fuori gioco da un tampone risultato positivo prima del match. Due assenze importanti, che inevitabilmente hanno influito sulla qualità della prestazione dei bianconeri, ma anche, come rilevato nel post partita, nell’approccio alla partita, troppo “morbido” in confronto a quello dei piemontesi.

Udine ha così finito per rincorrere per tutto l’incontro, prendendo una bella “scoppola” nei primi due quarti (terminati sul -20) e rifacendosi sotto nei secondi due, quando una difesa più fisica ed attenta (da ripetere l’esperimento di Pellegrino e Foulland entrambi sul parquet) ed una maggiore intraprendenza offensiva hanno spinto i friulani a tornare vicini, anche se mai vicinissimi, agli ospiti. Con le due assenze importanti sopra ricordate, ci si aspettava qualcosa di più, un salto di qualità, dagli altri, ma tolte le solite buone prestazioni di capitan Antonutti e di Foulland ed il secondo tempo di Giuri, i giocatori udinesi hanno dato un contributo troppo misero per sperare nell’impresa.

Coach Boniciolli così ha sintetizzato la prestazione dei suoi nel dopo-partita: “I punti di Johnson ed Amato non si possono regalare a nessuno, tanto più ad una squadra come Torino che ha una qualità di esterni molto alta. Sono dispiaciuto soltanto di una cosa: non abbiamo capito come andava da subito affrontata la partita. Torino ha messo fisicità sin dal primo minuto, mentre noi l’abbiamo messa solo dopo, come reazione. La lezione per noi è che chi comincia a mettere le mani addosso di solito vince, dovevamo aggredire e non essere aggrediti. Sono, però, contento che, pur con quintetti complessi, non abbiamo sbracato ed abbiamo vinto il secondo tempo con una grande prestazione difensiva”.

APU OLD WILD WEST UDINE – REALE MUTUA TORINO 59-73 (12-21, 25-45, 43-57)

APU OLD WILD WEST UDINE: Deangeli 5, Schina, Antonutti 13, Mobio 4, Agbara, Foulland 12, Giuri 14, Nobile 4, Pellegrino 2, Italiano 5, Azzano. All. Boniciolli.

REALE MUTUA TORINO: Clark 11, Alibegovic 9, Pagani, Penna 2, Cappelletti 10, Campani, Pinkins 11, Toscano 3, Origlia, Diop 22, Bushati 5. All. Cavina.

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