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Cronaca & Attualità

Nuove opere: la Regione dà il via a 300 milioni di investimenti sul triennio

Previsti interventi al Porto Vecchio a Trieste, sul ponte sul Meduna a Pordenone, inel quartiere di Sant’Osvaldo a Udine, al mercato all’ingrosso e al palazzetto dello sport a Gorizia

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FVG – “La Giunta regionale ha predisposto in sede di bilancio un piano triennale da 300 milioni per la realizzazione di opere pubbliche: uno dei più ingenti investimenti dal post terremoto ad oggi, nella convinzione che, in un momento così difficile, sia necessario avere coraggio e puntare con decisione sullo sviluppo del Friuli Venezia Giulia”. Lo rende noto il governatore Massimiliano Fedriga.

“Si tratta di sei grandi opere – illustra Fedriga – che interessano il Porto Vecchio a Trieste, il Ponte sul Meduna a Pordenone, il quartiere di Sant’Osvaldo a Udine, il mercato all’ingrosso e il palazzetto dello sport a Gorizia e, infine, il piano integrato di sviluppo turistico-sostenibile dell’area litorale e carsica a Monfalcone. A queste si aggiungono inoltre importanti investimenti sul turismo e ulteriori opere pubbliche a beneficio della comunità regionale.”

“Una vera e propria svolta – conclude Fedriga – per un Friuli Venezia Giulia che vuole guardare al futuro con rinnovato ottimismo.”

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1 Commento

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    Adriano Verani

    15 Dicembre 2020 at 02:12

    Egregio Presidente Fedriga, se la Regione ha denaro da spendere nell’area del Porto Vecchio, lo faccia per le attività marittime, di deposito, trasformazione e commercializzazione delle merci e per le prerogative garantite dall’Allegato VIII. Io lo so che scrivere e parlare non serve a nulla di fronte a decisioni che promanano da altre vie, ma attenzione . Il Porto ha spazi limitati anche qualora ( cosa impossibile per gli standard italiani ai quali ci siamo accostumati ) il Molo V+VI venissero congiunti, il Molo VII veniss allungato ( altra barzelletta , come la ‘storia di sior intento’ ) senza che nessuno imponga al gestore il rispetto contrattuale) e che il Molo VIII venisse immediatamente messo in lavoro. Mancano ancora ferrovie in uscita e bacini di carenaggio adeguati alle nuove super post panamax. E Lei si accoda a coloro che propongono cose futili per il porto, in una città che dovrebbe ricreare la sua ricchezza con il lavoro e non con le stupidaggini? Oppure c’è di mezzo la divisione di qualche cosa con Monfalcone? Ognuno è responsabile delle proprie scelte politiche e sarà chiamato a giustificarsi. Il Porto alle navi e alle merci e non ai naviganti che volano bassi e alla paccottiglia. Cordiali saluti.

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