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Cronaca & Attualità

Premi Covid, il M5S chiede di estendere il bonus a tutti i sanitari

L’Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale (Asufc) ha deciso di destinare il premio solo ai lavoratori impegnati in prima linea escludendo amministrativi, tecnici e altre tipologie di personale

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FVG – “Finalmente, dopo mesi, le varie Aziende sanitarie hanno chiuso gli accordi con i sindacati per ottenere il premio Covid. Purtroppo, però, in alcuni casi non sono stati riconosciuti i bonus ad alcune categorie di lavoratori impegnate nell’emergenza”. Lo sottolineano in una nota i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle, Ilaria Dal Zovo e Andrea Ussai, ricordando anche di aver presentato “un emendamento per ampliare le risorse stanziate per il premio Covid agli operatori sanitari, puntando ad aumentare i 2 milioni che la Regione Fvg ha aggiunto ai 9 milioni
assegnati al Friuli Venezia Giulia dallo Stato. L’assessore Riccardo Riccardi e la maggioranza di centrodestra, però, hanno bocciato quell’emendamento”.

“Come denunciato dai sindacati, ora ci troviamo per esempio – aggiungono gli esponenti pentastellati – con l’Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale (Asufc) che ha deciso di destinare il premio solo ai lavoratori impegnati in prima linea (terapie intensive e sub intensive), escludendo amministrativi, tecnici e altre tipologie di personale. Tutti, a loro volta, importanti per arginare la prima ondata di Covid-19. Auspichiamo quindi che ottengano il premio in una fase successiva, attraverso le cosiddette Risorse aggiuntive regionali (Rar)”.
“Chi rientra nella premialità Covid – spiegano ancora Dal Zovo e Ussai – avrà il bonus liquidato probabilmente già in novembre, mentre il restante personale dovrà attendere. Il nostro obiettivo, attraverso l’emendamento bocciato dalla maggioranza, era proprio quello di ampliare i fondi messi a disposizione dalla Regione Fvg in aggiunta alle risorse statali”.

“Inoltre, volevamo evitare queste disparità – conclude la nota – e non attingere dalle Rar, invariate rispetto agli anni scorsi e fondamentali per altri scopi, come l’abbattimento delle liste d’attesa. Ci auguriamo che al più presto vengano trovate nuove soluzioni e che sia riconosciuto l’impegno anche degli altri operatori”.

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