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Covid-19: in Fvg 9 decessi e 546 nuovi contagi

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FVG – Il 5 novembre in Friuli Venezia Giulia sono stati rilevati 546 nuovi contagi (5.033 tamponi eseguiti) e 9 decessi da Covid-19. Lo ha comunicato il vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi. Le persone risultate positive al virus in regione dall’inizio della pandemia ammontano in tutto a 12.810, di cui: 4.117 a Trieste, 4.846 a Udine, 2.359 a Pordenone e 1.345 a Gorizia, alle quali si aggiungono 143 persone da fuori regione.

I casi attuali di infezione sono 6.462. Salgono a 44 i pazienti in cura in terapia intensiva e a 268 i ricoverati in altri reparti. I decessi complessivamente ammontano a 423, con la seguente suddivisione territoriale: 217 a Trieste, 101 a Udine, 94 a Pordenone e 11 a Gorizia. I totalmente guariti sono 5.925, i clinicamente guariti 83 e le persone in isolamento 6.067.

All’incontro con i capigruppo in Consiglio regionale in merito all’andamento dell’epidemia in Friuli Venezia Giulia, il governatore Massimiliano Fedriga ha ricordato come “I dati dell’andamento della pandemia in Friuli Venezia Giulia evidenziano un aumento lineare della richiesta di posti nei reparti Covid e in quelli di terapia intensiva e i parametri fissati dal Governo nel nuovo Dpcm posizionano la nostra regione tra quelle identificate come ‘gialle’ per l’attuazione delle misure di contenimento del virus. Anche se siamo una delle regioni italiane ad aver raggiunto gli obiettivi fissati dal ministero della Salute con una disponibilità di 175 posti letto di terapia intensiva, il nostro sforzo è volto da un lato ad aumentare ulteriormente la disponibilità dei reparti Covid attraverso un riassetto delle strutture ospedaliere e, dall’altro, ad attuare misure di tracciamento e contenimento del contagio per ridurre il più possibile la pressione sul sistema sanitario regionale. In tale contesto, oltre all’assunzione di personale sanitario per cui abbiamo chiesto al Governo di ricorrere a procedure agevolate, giocherà un ruolo fondamentale l’assistenza domiciliare nell’ambito della quale i medici di medicina generale e i pediatri di libera saranno importanti per favorire l’assistenza alle persone colpite dal coronavirus che non necessitano di cure ospedaliere”.

Nella stessa sede l’assessore alla Salute, Riccardo Riccardi ha precisato: “Dato lo stress a cui è sottoposto il comparto sanitario, la Regione ha avviato un riassetto degli ospedali e dei presìdi in tutto il Friuli Venezia Giulia, che tiene conto sia dei posti letto destinabili ai pazienti Covid nelle singole strutture sia della disponibilità del personale sanitario, ragionando in un’ottica di sistema”. Analizzando la situazione delle strutture sanitarie, Riccardi ha fatto sapere che “a ieri l’Azienda sanitaria Friuli Occidentale aveva un’occupazione delle terapie intensive di 9 posti su 10, ma è in atto un’azione di ampliamento sia di questo reparto sia di quelli di medicina e di pneumologia che hanno una capacità di 72 posti letto e una disponibilità di 2 posti. Già da stasera saranno operativi 10 nuovi posti letto di terapia sub intensiva, ai quali si aggiungeranno 40 posti letto ottenuti dalla riconversione di un reparto medico. Dal 9 novembre saremo però costretti a ridurre a 5 le sedute operatorie di Pordenone e a sospendere quelle di Spilimbergo, mentre a San Vito sarà attiva una sala operatoria ed è in via di individuazione un albergo sanitario. Sul territorio dell’Asfo ci sono due focolai nelle case di riposo di Cavasso Nuovo e San Quirino, con la disponibilità di una residenza per le cure intermedie a Sacile e la necessità di individuarne a breve una seconda”.

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