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Confesercenti Fvg contro il Dcpm: «Non mance o elemosine, ma lavoro»

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FVG – Una delegazione della presidenza regionale di Confesercenti ha risposto con piacere all’invito del presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, che ha indetto una riunione urgente per discutere del nuovo Dcpm. All’incontro, che si è svolto in videoconferenza, erano presenti anche l’Assessore alle attività produttive e turismo, Sergio Emidio Bini, e i rappresentanti di Confcommercio Fvg.

I rappresentati dalle due associazioni di categoria hanno deciso, di comune accordo, di sostenere con forza il presidente Fedriga per individuare tutte le misure atte all’allargamento degli orari di apertura delle attività di ristorazione e dei locali di somministrazione come bar, caffetterie, pasticcerie, gelaterie… Le nuove limitazioni introdotte dal Dcpm del 25 ottobre, infatti, si accaniscono ingiustamente su questi lavoratori, con ricadute gravi sull’intero comparto del settore commercio.

“Le nostre imprese – hanno sottolineato dalla Giunta Regionale di Confesercenti – diventano il capro espiatorio per giustificare mesi di mancanza di programmazione e strategia nazionale, per intraprendere le azioni necessarie per anticipare e ridurre il problema pandemico odierno. Incomprensibile è il mancato ascolto da parte del Governo centrale, delle istanze unitarie di tutti i presidenti regionali, in testa proprio Fedriga. Le rassicurazioni di rapidi e sostenuti ristori da parte del Governo non ci tranquillizzano e non ci persuadono affatto. Le nostre imprese e i loro dipendenti – hanno concluso – non sono predisposti culturalmente a vivere di improbabili sussidi: non mance o elemosine, ma lavoro”. 

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