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Presentata la nuova Apu Old Wild West Udine: l’incognita più grande resta il Covid

La preparazione dell’Apu sarà suddivisa tra una parte al Carnera e una parte nel consueto ritiro di Gemona del Friuli

Lorenzo Pegoraro

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UDINE – Con una conferenza stampa organizzata sabato mattina al Carnera è stata presentata ufficialmente l’Apu Old Wild West Udine stagione 2020-2021. Presenti al tavolo dei relatori il direttore tecnico e viceallenatore Martelossi, il capoallenatore Boniciolli e il capitano Antonutti, ma subito dietro si sono accomodati tutti gli altri giocatori della prima squadra, ad eccezione del lungo americano Foulland, non ancora arrivato in Italia. Presente in parterre anche l’allenatore dell’Udinese Gotti, amico personale di Boniciolli dai tempi di Bologna.

Martelossi e Boniciolli si sono detti concordi nel ritenere che il primo obiettivo stagionale sia quello di realizzare l’amalgama di squadra, indispensabile per colmare il gap con quelle 6-7 formazioni avversarie che, rispetto alla passata stagione, hanno mantenuto almeno il 50% dell’organico oltre che la stessa guida tecnica. Rispetto a molte altre società, Martelossi ha, però, rimarcato che Udine ha costruito un team di supporto, nel settore tecnico ed in quello medico, importante sia dal punto di vista quantitativo sia qualitativo, in grado di potere lavorare bene e a lungo. Coach Boniciolli, cominciando a toccare la situazione-Covid di questa prima parte di stagione, si è detto contento di iniziare la preparazione con tutti i giocatori “sani” e che una delle incognite del campionato, che influirà anche sullo stato di forma di tutta la squadra, saranno le eventuali situazioni in cui qualche giocatore sarà ritrovato positivo al virus, con la conseguente indisponibilità dello stesso per tutto il tempo richiesto dai protocolli di sicurezza.

Inevitabile è arrivata, perciò, la domanda sull’influsso del Covid-19 che avrà sulla partecipazione del pubblico alle partite. “Per i giocatori, ci sarà un diverso modo di approcciare le partite dovessero mancare le emozioni che il pubblico sugli spalti sa dare”, ha risposto capitan Antonutti. “D’altro canto ci sono anche dei risvolti positivi: certi campi esterni saranno meno “caldi”, mentre potremmo sentire meglio le urla del nostro coach. Anche se non sono sicuro che questo sia un buon affare”, ha concluso scherzando. Concordi sulle necessità di adattamento al periodo del tutto particolare sia Boniciolli che Martelossi che ha puntualizzato: “Attualmente in Friuli Venezia Giulia troverebbe applicazione l’ordinanza del presidente Fedriga che ci consentirebbe di aprire il palasport con circa metà della capienza, però tutto potrebbe cambiare da un momento all’altro, con la possibilità che si preveda una regolamentazione uniforme per tutti i palasport italiani”.

La preparazione dell’Apu sarà suddivisa tra una parte al Carnera e una parte nel consueto ritiro di Gemona del Friuli. La prima amichevole in programma per gli uomini del presidente Pedone si terrà il 18 settembre e vedrà come avversari i giocatori del Mestre.

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