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Pordenone

Ponti e viadotti gestiti da Autovie “schedati” nell’archivio nazionale

La piattaforma genera un codice identificativo di ogni singola struttura grazie al quale chiunque può conoscere la sua storia e la sua evoluzione

Alessandro Cesare

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UDINE – L’acronimo è Ainop, che sta per Archivio Nazionale Informativo delle Opere Pubbliche, ovvero la banca dati istituita dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nella quale sono riunite tutte le caratteristiche e le informazioni su ponti viadotti e strade. In base ai dati forniti dalle varie amministrazioni pubbliche e dagli enti che gestiscono opere pubbliche, la piattaforma genera un codice identificativo di ogni singola struttura grazie al quale chiunque può conoscere la sua storia e la sua evoluzione.

Autovie Venete è stata fra le prime realtà, a livello nazionale, a inserire le informazioni riguardanti i 16 tratti autostradali, bretelle e collegamenti gestiti, sui quali insistono 395 ponti, viadotti, sottopassi e opere idrauliche. Obiettivo dell’Ainop è quello di consentire un maggiore controllo delle opere pubbliche (nell’archivio sono inseriti anche porti, aeroporti, dighe, gallerie, edifici pubblici di ogni singolo comune in Italia) durante il loro intero ciclo di vita; controllo che comprende il monitoraggio dello stato dell’infrastruttura per la sicurezza dei trasporti e dei cittadini, nonché il controllo sulla definizione del piano di interventi della Concessionaria stilato in base alla priorità dei lavori da fare. Il progetto si sviluppa in più fasi, di cui la prima (l’inserimento di ogni opera – identificata dal codice Iop su una mappa interattiva visitabile nella homepage del sito http://ainop.mit.gov.it/) si è appena conclusa. Una serie di “pallini” che cambiano colore in base al numero di opere aggregate, permettono di seguire un percorso decrescente di approfondimento al termine del quale compare un simbolo che identifica l’opera. Ogni “pallino”, posizionato geograficamente, contiene un numero al quale corrisponde la relativa “scheda” che contiene il nome della concessionaria, il tipo di infrastruttura e la località dove si trova (ovvero comune e provincia).

Nelle prossime fasi  – per avviare le quali devono essere emanati i regolamenti –  verranno inseriti i progetti originari, i dati economici, eventuali lavori in corso, le manutenzioni eseguite nonché i sistemi di monitoraggio adottati. Sempre sul portale dell’Ainop ogni cittadino in possesso dello Spid (il sistema unico di accesso con identità digitale ai servizi online della pubblica amministrazione italiana) potrà inviare, tramite posta elettronica, segnalazioni su situazioni da lui ritenute critiche, anche corredate da foto, video e documenti. In tempo reale l’ente concedente e la concessionaria riceveranno un alert e potranno così attivare subito le verifiche necessarie.

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