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Smart Games: gli Special Olympics Fvg premiati a Gonars da Panathlon Club

Redazione Online

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GONARS – Sarà una grande serata dedicata allo sport, quella in programma il 30 giugno, dalle 18.30, alla pista di motocross di Gonars. Domani sera, infatti, il Panathlon Club di Udine ospiterà e premierà gli atleti di Special Olympics Fvg che, durante il lockdown, hanno partecipato agli Smart Games. Per l’occasione saranno presenti anche il vicepresidente della Regione Fvg, Riccardo Riccardi, il consigliere regionale Mauro di Bert insieme al sindaco di Gonars, Ivan Diego Boemo, e il presidente del Coni Fvg, Giorgio Brandolin, che ha dato supporto concreto alla realizzazione della manifestazione.

ITALIA PRIMA NEL MONDO – Giuliano Clinori, direttore regionale di Special Olympics e vicepresidente nazionale di Csen – Centro Sportivo Educativo Nazionale – ha ricordato come «l’Italia nel mondo è stata la prima a indire questi giochi, ricevendo i complimenti da tutte le Nazioni. Special Olympics – ha precisato Clinori – ha iniziato questo difficile periodo di emergenza sanitaria, cercando di dare dei segnali positivi con la campagna “Ti contagio con il sorriso”, per poi inventare gli Smart Games e dare a tutti un grandissimo messaggio di speranza e di ottimismo. Ora è arrivato il momento di guardare negli occhi questi ragazzi e premiarli, pur prestando la massima attenzione alle norme per il contenimento del Covid-19». La location è stata scelta proprio per questa ragione. I grandi spazi permetteranno a tutti di mantenere le distanze di sicurezza ed evitare assembramenti.

COSA SONO GLI SMART GAMES? – Nonostante non ci fosse luogo fisico dove giocare insieme e competere, Special Olympics Italia ha gettato il cuore oltre l’ostacolo, cimentandosi per la prima volta nell’organizzazione di un evento assolutamente nuovo, diverso. Gli Smart Games si sono svolti dal 10 al 31 maggio, al sicuro, in casa propria, lì dove gli atleti Special Olympics, in tutta Italia, hanno potuto cimentarsi in 18 sport differenti (Atletica, Badminton, Basket, Bocce, Bowling, Calcio, Canottaggio, Karate, Ginnastica, Golf, Nuoto, Equitazione, Pallavolo, Racchette da neve, Rugby, Snowboard, Tennis e  Tennistavolo) con  appositi esercizi elaborati  e adattati al contesto dallo staff tecnico nazionale di disciplina e messi a disposizione su una Playlist Youtube. Gli Smart Games, per quanto complessi, nella loro interezza hanno ripercorso on-line tutte le fasi e le caratteristiche tipiche e largamente note di ogni evento tradizionale Special Olympics. Dalla conferenza stampa di presentazione al Torch Run, dalla Cerimonia di Apertura alle prove di abilità e alle competizioni vere e proprie, fino ad arrivare al momento del riconoscimento e della premiazione finale. Seppur con finalità diverse, gli Smart Games intendevano sostituire i Giochi Nazionali Estivi di Varese, ma non verranno considerati validi ai fini della scelta degli atleti convocati ai futuri eventi internazionali. Tuttavia la filosofia che ha accompagnato l’iniziativa non è cambiata: nessuno resti escluso. Oltre agli atleti di ogni età e di ogni livello di capacità sono stati coinvolti i Team scolastici, gli atleti partner senza disabilità intellettiva nelle prove di sport unificato, i volontari, i medici dei programmi Salute e i dipendenti delle aziende partner nel tifo e nel sostegno a distanza. Partecipano infine i familiari, spettatori in prima linea. Gli Special Olympics Italia Smart Games sono nati dunque dal desiderio di premiare l’impegno quotidiano degli atleti, questa tenacia che tanto fa riflettere e insegna alla società intera. Non ultima, alla base, c’era anche la volontà di finalizzare il percorso sportivo a distanza iniziato tempo prima. Tali ragioni hanno spinto Special Olympics Italia a mettersi in gioco sperimentando un modo nuovo di fare sport insieme, di promuovere comunque l’inclusione con un evento “total smart” molto diverso, in antitesi rispetto a quelli che usualmente vengono associati, in tutto il mondo, al Movimento e sempre ricordati per l’unione che trasudano. Di fianco alla gioia di partecipare o di assistere ad una sana competizione sportiva, di solito sono infatti gli abbracci stretti, il calore umano, il contatto fisico a restare marcati nella memoria di tutti i partecipanti, atleti e non. Gli Smart Games hanno rappresentato dunque una sorta di esperimento sociale e sportivo, una sfida che racchiude una grande potenzialità nella speranza e, al tempo stesso, nella ferma convinzione di poter tornare presto ad abbracciarci di nuovo, più forte di prima.

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