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Cronaca & Attualità

I giardinieri si appellano a Fedriga e chiedono una deroga per poter lavorare

Giulio Tam: “Non vogliamo soldi, vogliamo lavorare”. 

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Ansa

UDINE – Non chiedono aiuti in denaro, ma la possibilità di operare in deroga al lockdown per far fronte alle tante attività di manutenzione del verde legate all’esplosione della primavera. Se a livello nazionale una richiesta in tal senso è già stata inoltrata da Confartigianato-Imprese al Governo, a livello locale è il capo categoria provinciale dei giardinieri, Giulio Tam, a rilanciare: “Siamo uno dei pochi settori che non invoca aiuti economici dallo Stato, chiediamo però che ci sia consentito di intervenire laddove la situazione sta degenerando, sia dal punto di vista botanico che igienico-sanitario. Ripeto: non vogliamo soldi, vogliamo lavorare”.

Con le temperature in rialzo, l’attività vegetativa è ripresa e questo è il momento in cui tradizionalmente le imprese del settore lavorano di più, sia per la manutenzione dei giardini privati che delle aree verdi pubbliche, dai parchi alle aiuole spartitraffico. “Se non interveniamo in tempo – ammonisce Tam – poi dovremo fare i conti con il moltiplicarsi delle criticità: le rotonde vanno sfalciate, pena la diminuzione della visibilità per gli automobilisti, i parchi vanno manutenuti, viceversa si rischiano problemi di igiene e di parassiti, un problema che in questo particolare frangente investe anche l’esterno dei supermercati” sottolinea Tam. Il capo categoria dei giardinieri – un centinaio quelli associati a Confartigianato-Imprese in Friuli – fa appello al governatore Fvg, Massimiliano Fedriga, affinché segua le orme del suo omologo Veneto: “Con delibera del 4 aprile, Luca Zaia ha infatti consentito alle imprese di giardinaggio – sottolinea Tam – la possibilità di effettuare manutenzioni, sia in aree pubbliche che private. A Fedriga domandiamo di fare altrettanto, rassicurandolo sul fatto che le nostre attività rispettano di loro le distanze di sicurezza: non lavoriamo mai accoppiati, ma singolarmente, a diversi metri di distanza, all’aperto, usando regolarmente i dispositivi di protezione individuale”.

“Lasciarci operare in questo momento – sottolinea ancora il capo categoria di Confartigianato-Imprese Udine – consente di mantenere in salute il nostro verde e contemporaneamente di alimentare l’economia di questo settore evitando che vada a gravare sulle casse pubbliche”. Tam racconta di imprese letteralmente tempestate da richieste di intervento, in taluni casi urgente, vedasi la manutenzione all’esterno dei supermercati. “In attesa di una risposta dal Governatore – conclude -, gestiremo i casi di emergenza chiedendo al Prefetto di derogare alla norma nazionale”.