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Cronaca & Attualità

Coronavirus, in Comune i dipendenti al lavoro passano da 756 a 160

Ci sono poi 130 persone a cui è stata già attivata la modalità smart working

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UDINE – “La giunta ha approvato la proposta di deliberazione in base alla quale sono stati individuati quelli che sono i servizi minimi essenziali che richiedono la presenza nelle sedi del Comune del personale dipendente”. Lo ha dichiarato l’assessore al personale del Comune di Udine Fabrizio Cigolot.

“A tal fine, abbiamo chiesto ai dirigenti – ha aggiunto l’assessore – di individuare tali servizi e in ogni caso i dipendenti presenti non saranno più di due o tre per sede. Nello specifico, si tratta di tutti gli operatori della Polizia locale, un’ottantina in tutto, che in queste ore stanno effettuando controlli su tutto il territorio al fine di garantire il rispetto delle direttive emanate dal Governo e le ordinanze della Regione e del Comune; ma parliamo anche dei dipendenti dell’ambito e dei servizi sociali che stanno dando un aiuto fondamentale alle persone più deboli. Poi saranno presenti alcuni dipendenti nelle sedi dell’anagrafe, dello stato civile, del bilancio, del personale, della custodia delle sedi museali. In tutto – precisa – saranno fisicamente al lavoro 160 persone su 756. A queste poi si aggiungono 130 dipendenti per i quali sono già stati approvati dal Servizio del Personale i progetti di smart working, concordati tra i diretti interessati e i dirigenti. Il personale attualmente non operativo sta invece usufruendo delle ferie pregresse e degli altri istituti previsti dal contratto”.

“La macchina amministrativa va quindi avanti, continuando a garantire, con la metà dell’organico operativo, i servizi essenziali al cittadino”, ha concluso Cigolot.

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