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Udine

Referendum per via Mercatovecchio: senza uno stop ufficiale il Comitato va avanti

Gli Autostoppisti sono pronti a discutere con il sindaco ma attendono un documento ufficiale prima di arrendersi. E intanto suggeriscono un metodo di lavoro

Alessandro Cesare

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Il Comitato Autostoppisti non molla. Dopo aver raccolto quasi 3.500 firme, ha avviato la campagna referendaria

UDINE – Il Comitato Autostoppisti non molla. Dopo aver raccolto quasi 3.500 firme, ha avviato la campagna referendaria. «Perché – come hanno rimarcato i promotori dell’iniziativa nel corso di una conferenza stampa – finchè non ci sarà un atto ufficiale da parte del Comune, visto che il referendum è stato ritenuto ammissibile, noi continueremo a promuoverlo». Da quando le firme sono state deposte in Comune, infatti, ci sono 60 giorni di tempo prima che il Consiglio comunale si esprima al riguardo.

E anche se il sindaco Pietro Fontanini e altri rappresentanti della giunta hanno già espresso pubblicamente l’idea che la consultazione sia di fatto già superata dall’intenzione di riportare la Ztl in centro storico, il Comitato attende una comunicazione ufficiale. «Quando il sindaco produrrà un atto amministrativo chiaro e inequivocabile che faccia venir meno i contenuti del quesito referendario ci fermeremo, fino ad allora per noi la campagna prosegue».

Serve un percorso partecipato

I rappresentanti del Comitato hanno messo in luce come, fino a oggi, l’unico atto ufficiale licenziato dalla giunta sia stata la proroga all’apertura al traffico di via Mercatovecchio. Il Comitato tecnico, oltre ad aver valutato l’ammissibilità del quesito, non si è espresso in merito all’utilità o meno del referendum. «Siamo aperti al confronto e al dialogo con l’amministrazione comunale, com’è sempre stato. Notiamo però come le posizioni di questa giunta siano cambiate nel corso del tempo. Vorremmo quindi capire quale sia la visione d’insieme del centro storico».

Il Comitato chiede che venga avviato un percorso partecipato da concludersi entro l’anno, e quindi in concomitanza con la fine dei lavori di ripristino di via Mercatovecchio. «Siamo pronti a offrire un metodo di lavoro per questo – aggiungono dal Comitato -. Crediamo che la questione sia trasversale quindi debba coinvolgere tutti, partendo dai suggerimenti contenuti nelle linee guida europee sulla mobilità sostenibile. Uno strumento pensato apposta per le autorità locali».

Serve una visione futura chiara

Il primo passo è la raccolta degli stakeholders interessati al futuro del centro storico: cittadini, categorie, commercianti, associazioni. A seguire dovranno essere avviati dei tavoli di lavori tematici (al massimo cinque) e con i documenti di sintesi prodotti, un tavolo finale presieduto dalla parte politica per prendere una decisione finale. Per avere successo, però, a detta del Comitato, serve chiarezza sulla concezione del centro storico, chiarezza che, al momento, la maggioranza comunale non ha dimostrato di avere.

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